Il tempio di Flora costruito a metà dell’800 in stile neoclassico all’interno del Parco Pallavicini, è stato completamente restaurato dopo un intervento risalente al 1992 non eseguito a regola d’arte. Tutti gli stucchi erano gravemente deteriorati e andavano in gran parte ricostruiti. Il nostro intervento di restauro stucchi consisteva nel ricostruire con tecniche tradizionali le cornici con decori floreali presenti sul cornicione sotto tetto, le cornici ad arco intorno alle finestre, il marmorino sulle specchiature, e le cornici interne d’imposta al soffitto.
Progetto di restauro
La particolarità di questo lavoro consisteva nel restauro di questi stucchi non riproducendoli come di consueto utilizzando calchi in gomma siliconica, ma bensì utilizzando le medesime tecniche costruttive originali che consistevano di realizzare tali decori completamente a mano libera utilizzando la finitura a marmorino steso ad affresco. Il problema non erano nè i materiali nè la modellatura sul posto ma piuttosto la quantità di cornici presenti e la loro molteplicità di forme, un lavoro enorme e lunghissimo se non avessimo usato proprio la stessa tecnica usata da chi le ha realizzate.
Tecnica dei ‘timbri’
Questa tecnica costruttiva prevedeva l’uso di “timbri” scolpiti su legno che in negativo riproducessero il motivo floreale. Stendendo piccole porzioni di malta, su di essa si andava ad imprimere il “timbro” fin tanto che la malta fosse ancora fresca lasciando così l’impronta del decoro.
Nel nostro caso, i “timbri” naturalmente non esistevano e quindi sono stati da noi realizzati in resina epossidica che, colata su un prototipo in gesso scolpito completamente a mano libera, ci è servito per imprimere l’impronta sulla malta. Così facendo si ottiene un manufatto realizzato completamente in marmorino ad affresco invece che una riproduzione seriale eseguita in cemento.
Di seguito lo si andava a perfezionare con apposite spatole.
Cornice d’imposta
I timbri non potevano esssere usati dappertutto quindi le parti mancanti della cornice d’imposta per esempio, sono stati realizzate direttamente sul posto, modellando a mano malta e marmorino.
Intonaci
Anche le pareti esterne erano molto degradate, dopo aver demlito tutte le parti ammalorate, abbiamo ricostruito gli intonaci usando malte idrauliche naturali mescolate con inerti misti di fiume e cocciopesto per rinzaffo e arriccio. La finitura a marmorino sulle specchiature liscie esterne è stata arricchita da pigmenti in terre naturali per donare il medesimo colore rosa originario e steso ad affresco.
Lavoro finito
Lavoro ultimato nel 2013
Intonaci, Malta tradizionale, Marmorino, Materiali naturali, Modellato, Stucchi, Tecnica tradizionale